Molti genitori mi chiedono se è importante o meno che il loro bimbo gattoni intorno ai 9-10 mesi.
La risposta, senza troppi giri di parole è SI, è fondamentale e vi spiego brevemente il perché. Ultimamente si tende a far assumere ai neonati esclusivamente la posizione a pancia in su nella culla e si è andati via via trascurando la posizione ventrale (a pancia sotto).
Ciò però genera una ipostimolazione di una posizione del corpo favorente la successiva posizione a “quattro zampe” che porterà il bambino allo sviluppo delle sue capacità di movimento per andare a scoprire il mondo. Un bimbo che arriva a camminare senza aver percorso tutte le tappe motorie previste, per i genitori spesso è motivo di orgoglio, ma da fisioterapista ed osteopata che si occupa di bimbi, posso garantirvi che non è un gran risultato.
Imparare a spostarsi da soli a terra, oltre a sviluppare una buona coordinazione e rinforzo muscolare, porta il bambino a consolidare il “rinforzo del Sè”, ovvero a creare gradualmente la loro personalità, autostima, autodeterminazione, ponendoli davanti a ostacoli, limiti, successi ed insuccessi.
Le stimolazioni sensoriali inoltre, che si creano con il contatto a terra spingono il bambino ad integrare l’esperienza corporea-tattile con le sue capacità di spostamento, in altre parole al suo cervello arrivano moltissime informazioni che aiutano uno sviluppo cognitivo di pari passo con quello motorio.
Cosa possiamo fare quindi?
Sin da piccoli metterli a pancia sotto magari sul nostro petto (con la fascia sarebbe già un’ottima soluzione!) o sul lettino quando ha già 3-4 mesi per raggiungere dei giochini.
Crescendo, stimolare il rotolamento ed il gioco a terra, non serve che trascorra delle ore a guardare i pupazzetti appesi alla palestrina! Una valutazione da un osteopata specializzato vi fornirà oltre che un quadro delle condizioni generali del bimbo, anche delle utili indicazioni per una crescita fisiologica rispettando le tappe motorie.